L'angolino della saputella: ultime letture

Chuck Palahniuk. Invisible monsters, Soffocare, Fight Club

 

Una madre delinea con una bomboletta spray l’ombra del figlio che si staglia contro una parete rocciosa, per immortalarlo in un istante infinito, allungato come lui sarà da grande: presente e futuro, come se si potesse fissare tutto ciò, appropriarsene per sempre.

Uno sconosciuto conficca pali nella sabbia di una spiaggia, cinque legni di lunghezze diverse, poi chiede l’ora. Sedici e dieci. Alle quattro e mezza precise si siede nella conca di questo semicerchio di legno e si osserva, racchiuso nell’ombra di una gigante mano che si delimita sulla sabbia. Un uomo in una mano, e la grande verità che la perfezione dura un attimo.

Palahniuk che rincorre ombre e le definisce, ricorda un Peter Pan che tentava affannosamente di appiccicarsi col sapone un’eternità bambina. Trattenerla per sempre, per far finta di non esser diventato altro.

Uno scrittore che cerca di guardare nel lato buio, proprio dove gli altri preferiscono far finta di non veder nulla, parole che sconvolgono per la loro realtà e quotidianità. Mostri invisibili che in realtà siamo noi, mascherati.

Ciò che sconvolge nei testi di Palahniuk non sono le parole, crude o violente. E’ l’istante ("il tuo solo momento perfetto non durerà per sempre") in cui ci si rende conto che i suoi incubi sono la vita.

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Un commento su “L'angolino della saputella: ultime letture

  1. anonimo il said:

    L’attimo perfetto è un’illusione di cui ci rendiamo conto a posteriori,per godercelo meglio.

    Gnegnès non tratasi di saccotino,ma proprio di SARCONTINO,ora skorpio si autonominò sarconte del rea(l)me e d io,as usual,fancazzeggiante lo sopranomai sarcontino all’alcicocca!

    Non ce lo vedo bene come mascotte …..parla troppo e ci distrae dai pensieri zen.

    Angy

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